TERRITORIO DI PRODUZIONE

Territorio..

Benvenuti a Ispica

“Intorno agli anni ’80, periodo della massima produzione di “Carota Novella di Ispica”, le superfici del comprensorio sono arrivate a raggiungere i 3500-4000 ha con produzioni da q.li 1.500.000 a 2.000.000 di carote. Negli ultimi anni le superfici si sono ridotte mantenendosi nel comprensorio intorno a 1300-1500 ha con produzioni che mediamente nelle annate buone si aggirano a 650.000-750.000 di q.li.
I dati ISTAT sono molto variabili, per quanto riguarda la produzione, in relazione all’andamento climatico. La produzione del comprensorio delimitato rappresenta circa il 90% della produzione della Sicilia. Le aziende che si sono associate per tutelare e valorizzare le produzioni della “Carota Novella di Ispica” rappresentano, in termini di superfici, di produzione e di commercializzazione il 55-60% degli operatori che insistono nel comprensorio, costituendo la parte rappresentativa dei produttori della “Carota Novella di Ispica” del territorio delimitato. Oggi è coltivata in circa 1500 ettari, per una produzione complessiva che supera i 75.000 tonnellate.
Per quanto attiene la coltivazione della carota, le superfici coltivate sono 12.664 ha in Italia, di cui 3.390 in Sicilia, pari al 26,8% del totale e quantitativi raccolti (587.319 ton in Italia, di cui 128.585 in Sicilia, pari al 21,9%), e si registra un dato export pari a 1,2% della produzione nazionale, mentre è in crescita la quota di prodotto importato: oltre 9.400 ton. In questo contesto la carota “Novella di Ispica”, gioca un potenziale ruolo chiave in quanto rappresenta la prima carota di qualità ad entrare nel mercato proprio nel momento di massimo livello di importazione.
Le origini documentate della Carota Novella di Ispica risalgono al 1955 e dagli anni ‘50 la sua coltivazione si è progressivamente allargata, anche grazie al grande successo commerciale riscontrato sui mercati nazionali ed esteri, dovuto principalmente alle caratteristiche uniche, quali la precocità di maturazione, la croccantezza, il profumo, il colore ed il sapore, nonché la ricchezza di carotene e glucosio. Gli scambi commerciali import-export dell’Italia evidenziano un aumento delle esportazioni di carote rispetto alle importazioni che restano sostanzialmente stabili. In Sicilia il primato della produzione della carota spetta alla provincia di Ragusa, che da sola rappresenta il 59% (80.000 ton – dati Istat) della produzione regionale, seguita dalla provincia di Siracusa con il 32% (44.200 ton, dati Istat).
Tale produzione, come già detto, è caratterizzata dal suo ciclo produttivo e dalla sua qualità.


Un territorio generoso e un clima mite: ecco i segreti della

Carota Novella di Ispica Igp

Luoghi di grande fascino e di forte richiamo nei quali spaziare dalle bellezze monumentali, come quelle di Modica, Ragusa, Scicli, Noto o Caltagirone, a quelle scandite dai campi coltivati, come a Chiaramonte Gulfi, Pachino o Vittoria, per arrivare a località suggestive incorniciate dal mare come Porto Palo di Capo Passero o Ispica. Tutte accomunate da uguali caratteristiche del clima e dei terreni, tanto da diventare luogo privilegiato per la coltivazione di vari prodotti di pregio. Tra questi si inserisce a pieno titolo la Carota Novella di Ispica Igp, la cui storia è legata a doppio filo con quella della tradizione agricola e popolare dei luoghi in cui è coltivata.
Le sue origini, infatti, risalgono al 1950, come documentato da un articolo del 1955 dell’agronomo Giuseppe Di Pietro, pubblicato sulla rivista di storia e cultura ispicese “Hyspicae Fundus”.
Da quegli anni, la sua coltivazione si è progressivamente allargata dalla zona di Ispica fino a comprendere tutti gli attuali territori, i cui punti di forza sono senza dubbio le caratteristiche del terreno ed il clima. Ispica, insieme con Pachino e Pozzallo è, infatti, tra le città più assolate d’Italia e, non a caso, tutti e tre i comuni rientrano tra quelli nei quali è coltivata la Carota Novella. Il colore arancione intenso, il profumo deciso e la croccantezza, sono infatti tutti tratti distintivi legati alla presenza del sole, oltre che alle caratteristiche dei terreni.
Assaggiare la Carota Novella, diventa dunque l’occasione per conoscere un territorio che custodisce alcuni tra i più importati monumenti del barocco siciliano, diventati patrimonio dell’Unesco, ma anche momento per poter ammirare il liberty di alcuni palazzi, le antiche atmosfere di siti archeologici di grande pregio o rari contesti naturali ancora incontaminati.

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